Statuetta di Iside-Afrodite
AR 442
Numero
Inventario
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SCHEDA TECNICA
Luogo di rinvenimento:
Sconosciuto.
Misure: h cm 8,1; l cm 4,3
Materiale: terracotta marrone, con nucleo grigio, a impasto fine, e abbondanti inclusi di mica dorata fine.
Descrizione: statuetta acefala, mancante delle gambe al di sotto del ginocchio, costituita da due valve entrambe lavorate.
La figura è stante, con braccia lungo il corpo; ben rappresentate le mani con lunghe dita affusolate; gambe unite. Il corpo è nudo con in evidenza i seni, l’addome e il pube, a simboleggiare la femminilità e la fertilità. Sul lato poste- riore della statuetta sono ben evidenti le braccia lungo il corpo e le natiche a rilievo. Con buona probabilità si trat- ta di una raffigurazione della dea Iside-Afrodite.
Non sappiamo se la divinità indossasse una corona, come in molti altri esemplari che la rappresentano, ma un tratto a rilievo all’estremità superiore destra del corpo potrebbe far pensare che portasse i capelli sciolti e/o nastri ricadenti sulle spalle.
Confronti: Breccia, Terrecotte figurate, nrr. 10-11 (Tav. IV); Dunand, Religion populaire, nrr. 52, 53, 54 (Pl. XXXIII-XXXIV); Dunand, Catalogue des terres cuites, p. 128, nr. 333; Török, Hellenistic and Roman Terracottas, pp. 139-140, nr. 210 (Pl. CX), p. 131, nrr. 339-340; Bailey, Catalogue of the Terracottas, nrr. 2991-2992 (Pl. 1).
Approfondimento letterario / religioso
La definizione “Isis-Afrodite” sottolinea l’aspetto sincretistico di questa divinità: spesso caratteristiche identificative di divinità diverse del Pantheon greco ed egiziano (e non solo) si intrecciano e si fondono creando una ‘nuova’ divinità che sintetizza gli aspetti peculiari dell’una e dell’altra. Nel caso di Isis-Afrodite caratteristiche tipiche della dea greca, la bellezza e il legame con l’eros, si uniscono alla fertilità e alla prosperità che caratterizzano Iside, la divinità femminile più importante del pantheon egiziano. Con questa nuova divinità vengono poi identificate (e spesso associate in un unico culto) anche altre dee femminili legate all’amore e alla fertilità, come la fenicia Astarte e la Venere dei Romani.
Approfondimento Papirologico
I papiri documentari ci restituiscono una ventina di attestazioni di statuette – in argento, in bronzo, e perfino in oro – di Afrodite: si tratta di una decina di contratti matrimoniali (nei quali la statuina è inserita nell’elenco dei beni dotali della sposa), di alcune liste di beni templari, e di documenti di tipo diverso. Fra questi ultimi è interessante il caso di P.Mil.Vogl. II 102, del II sec. d.C., che contiene il contratto di vendita di una statuetta d’argento di Afrodite. Si tratta di uno dei pochissimi contratti di vendita di un bene mobile e di piccole dimensioni, giacché i contratti di vendita su papiro riguardano per lo più beni immobili, come terreni, edifici o laboratori, o di esseri viventi giuridicamente ad essi equiparati, come animali e schiavi.