STORIA
LE SALE
BIBLIOTECA
IL MUSEO
E LE
COLLEZIONI
LE MISSIONI
DELL'ISTITUTO
IL PERSONALE
CONTATTI
ISTITUTO PAPIROLOGICO
GIROLAMO VITELLI
L’Istituto trae le sue origini dalla “Società Italiana per la ricerca dei Papiri greci e latini in Egitto”, ente morale finanziato con i contributi dei soci, fondato a Firenze il 1° giugno 1908: l’iniziativa era stata di Girolamo Vitelli, a quel tempo il più illustre grecista italiano, che allora era titolare dell’insegnamento di Letteratura greca nell’Istituto di Studi Superiori di Firenze, poi diventato Università degli Studi nel 1924.
Per un ventennio la “Società Italiana” tenne proficuamente fede al programma di campagne di scavo e di acquisti di materiale papiraceo in Egitto destinato allo studio e alla pubblicazione: il risultato maggiore è degnamente rappresentato dai primi otto volumi dei Papiri della Società Italiana (PSI) pubblicati tra il 1912 e il 1927; nel 1927 la Società decise di sciogliersi e nel 1928, presso l’Università degli Studi, fu costituito l’Istituto Papirologico, il cui primo direttore fu Girolamo Vitelli.
L’Istituto ha ereditato i compiti della “Società Italiana”: lo studio e l'edizione di papiri, le missioni di scavo in Egitto, l'insegnamento della Papirologia e la sua promozione a livello nazionale e internazionale.
LE SALE
LA BIBLIOTECA
Il patrimonio librario dell’Istituto vanta oggi più di 60.000 volumi e riviste di ambito papirologico, filologico, egittologico, archeologico, paleografico, filosofico e storico.
Il suo nucleo originario di circa 6.000 volumi proveniente dalla biblioteca personale di Girolamo Vitelli è stato costantemente incrementato non solo grazie a numerose donazioni,
ma soprattutto attraverso un attento e continuo lavoro di aggiornamento.
Fra le opere più preziose si possono annoverare: l’edizione del 1826 della Description de l’Égypte ou Recueil des Observations et des Recherches qui ont été faites en Égypte pendant l’Expédition de l’Armée française, opera imponente voluta da Napoleone e arricchita da splendide incisioni; l’edizione originale della Collectio prior dei papiri di Ercolano; la Palaeographia graeca, sive de ortu et progressu literarum graecarum (Parigi 1708) del monaco benedettino Bernard de Montfaucon, padre della scienza paleografica; due bifogli contenenti la mappa storica dell’Egitto realizzata dal cartografo Ortelius alla fine del Cinquecento.
LE MISSIONI DELL'ISTITUTO
REGESTO CRONOLOGICO
Sin dal 1903, Girolamo Vitelli e i suoi collaboratori raccolsero fondi per finanziare missioni di scavo in Egitto. Questo compito fu poi raccolto dalla Società Italiana per la ricerca di papiri in Egitto (1908-19028) e dall’Istituto Papirologico (dal 1928 ad oggi).
Queste le località interessate dagli scavi fiorentini:
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Ermopoli: situata a circa 300 km a sud del Cairo, sulla sponda occidentale del Nilo, e importantissima sin dall’età faraonica, fu scavata sotto la guida di Evaristo Breccia fra il 1903 e il 1909, con cospicui ritrovamenti papiracei. Nel 1986 e nel 1988 l’Istituto ha poi effettuato due brevi campagne di scavo presso la necropoli di Ermopoli, Tuna El Gebel, portando alla luce camere funerarie appartenenti a due diversi complessi;
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Ossirinco, i cui kîman (immondezzai dell’antica città) erano ricchissimi di papiri, fu scavata prima da Ermenegildo Pistelli (1910-1914) e poi da Evaristo Breccia (1927-1934);
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Tebtynis, nell’Arsinoite, dove Carlo Anti scavò fra il 1930 e il 1935, recuperando papiri in lingua egiziana e in greco dalla zona del tempio di Soknebtynis (il dio coccodrillo);
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El Hibeh, l’antica Ankyronpolis, scavata negli anni 1933/1934 e 1934/1935 da Evaristo Breccia ed Enrico Paribeni, che produsse scarsi ritrovamenti papiracei ma abbondante materiale archeologico, tra cui, ad esempio, sarcofagi in pietra e in legno, alcuni dei quali si trovano oggi al Museo Archeologico di Firenze;
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Antinoe, la cui esplorazione iniziò nel 1935/1936 con un bilancio eccellente: nelle prime due campagne furono rinvenuti non solo ostraca e papiri copti e greci, ma anche la cosiddetta Cappella di Teodosia, un ambiente funerario con pareti decorate da affreschi tra i più belli di tutto l’Egitto bizantino. Il sito è rimasto, fino ad oggi e con alcune interruzioni dovute ad eventi bellici e politici, la sede principale dell’attività archeologica dell’Istituto;
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Arsinoe, antica capitale dell’Arsinoite, con l’esplorazione ai Kimân Fares nel 1964/1965, oggetto di questa mostra.
Tebtynis
Ossirinco
El Hibeh
Ermopoli
Antinoe
Fayum
Arsinoe
Tebtynis
Ossirinco
El Hibeh
Ermopoli
Antinoe
1910-1914
1986-1988
1927-1934
1933-1935
1935-ad oggi
Arsinoe
1964-1965
Ossirinco
Arsinoe
Ossirinco
1933-1934
El Hibeh
Antinoe
Ermopoli
1930-1935
Tebtynis
El Hibeh
LE COLLEZIONI
LA COLLEZIONE DEI PAPIRI
La collezione di papiri dell’Istituto comprende migliaia di testi in greco e in latino, oltre che in lingua egiziana (geroglifico, ieratico, demotico, copto) e in arabo; si segnala anche un raro esemplare in siriaco. Il materiale, in parte ancora inedito, proviene principalmente dagli scavi compiuti in varie località dell’Egitto, nonché da acquisti effettuati sul mercato antiquario fino agli anni Settanta.
I quasi 4500 pezzi in greco già inventariati, di contenuto letterario e documentario, coprono un arco cronologico esteso dall’epoca tolemaica a quella araba.
Tra i testi già editi nella serie dei Papiri della Società Italiana (PSI) si segnalano per importanza le ‘pergamene di Antinoe’ (PSI XIII 1296), le Elleniche di Ossirinco (PSI XIII 1304), i frammenti di Euforione (PSI XIV 1390), il frammento del Catalogo delle donne di Esiodo (PSI XIV 1383), nonché i papiri figurati PSI XIII 1370 e XIV 1450-1452.
Tra i testi in lingua egiziana appartenenti all’Istituto e già pubblicati, spiccano due lunghi rotoli ieratici da Tebtynis, l’uno dedicato alla glorificazione del dio Sobek, l’altro contenente un manuale mitologico.
Molti papiri provenienti da scavo sono ancora bisognosi di restauro e inventariazione: un lavoro progressivamente portato avanti dal personale dell’Istituto e costantemente foriero di novità.
Oggetti in metallo
Vetro
Legno
Osso
Lucerne
Terracotta
sigillata
Ceramica
dipinta
Statuine
Ceramica
acroma
Utensili
accessori
tessuti
Tessuti
Anfore vinarie
ad Antinoe ed Arsinoe
Manici
d'anfora
Stauine
Lucerne
Contenitori
Steli
funerarie
Reperti
iscritti
La collezione archeologica riunisce i reperti pervenuti a Firenze dalle campagne di scavo condotte dall'Istituto in Egitto tra il 1964 e il 1968. Questo materiale è stato conservato per oltre un trentennio in un magazzino del Museo Archeologico di Firenze, finché non sono stati disponibili all'interno dell'Istituto spazi e risorse per il riordinamento, la catalogazione, il restauro di tutti gli oggetti e infine per l’allestimento di un percorso espositivo.
La mostra permanente è articolata in due sezioni. La prima è dedicata alla campagna di scavo del 1964/1965 ad Arsinoe, capoluogo del nomos Arsinoites, l’attuale Faiyûm. Dall’area dei Kîmân Fares, dove furono rinvenuti resti di uno stabilimento termale privato, provengono vasellame da cucina e da mensa, unguentari, lucerne, statuine di divinità, manici d’anfora con timbri, anfore destinate alla conservazione di vino e cereali, nonché contenitori litici.
La seconda sezione ha per oggetto Antinoupolis, brevemente detta Antinoe, città del Medio Egitto fondata dall'imperatore Adriano nel 130 d.C. in onore e memoria del suo favorito Antinoo, morto annegato nel Nilo. Gli scavi del 1965, 1966 e 1968 nella Necropoli Nord hanno restituito un'ampia varietà di oggetti: lucerne, ciotole, piatti e vassoi in terracotta sigillata, ceramica da cucina e da mensa (acroma e dipinta), anfore vinarie e tappi d’anfora, reperti in legno, metallo, vetro e cuoio.
LA COLLEZIONE ARCHEOLOGICA
Francesca Maltomini
Professore Associato di Papirologia (L-ANT/05) presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia (DILEF) dell'Università degli Studi di Firenze e Direttore dell'Istituto Papirologico «G. Vitelli». Si è formata alla Scuola Normale Superiore di Pisa, all'École des Hautes Études di Parigi e all'Istituto Papirologico «G. Vitelli» di Firenze.
I suoi principali ambiti di ricerca sono la tradizione (antica e medievale) di corpora di letteratura gnomica ed epigrammatica, la circolazione dei testi letterari nell'Egitto greco-romano, la magia antica e i problemi relativi all'uso e al riuso dei materiali scrittori. Ha curato prime edizioni e revisioni di papiri e ostraca appartenenti a collezioni italiane ed estere.
Ha collaborato e collabora a diversi progetti scientifici di rilevanza internazionale ed è condirettrice della collana Edizioni dell'Istituto Papirologico «G. Vitelli».
Direttore
CONTATTI
Centro Studi Istituto Papirologico «Girolamo Vitelli»
Borgo degli Albizi, 12 - 50121 Firenze
Tel: +39 055 2757768 oppure +39 055 2757765
E-mail: francesca.maltomini(at)unifi.it